Antibiotico Resistenza Cause da Investigare e Soluzioni - TGD

Antibiotico Resistenza Cause da Investigare e Soluzioni

Negli ultimi decenni, la resistenza agli antibiotici è emersa come una delle sfide più gravi per la salute pubblica a livello globale. Si tratta del forte rischio che farmaci essenziali per il trattamento di infezioni batteriche possano non funzionare più. Questo avviene perché i microrganismi target dei farmaci sono in grado di evolvere e sviluppare strategie per non essere più sensibili a queste sostanze. Quali sono le cause dell’antibiotico resistenza e perché è così importante per la nostra salute?

Antibiotico resistenza: cause

La resistenza agli antibiotici è principalmente il risultato di un uso eccessivo e inappropriato di questi farmaci, in diversi ambiti. Tra questi ci sono

  • Prescrizione di antibiotici in caso di infezioni virali (tosse, raffreddore ed influenza generalmente) – questo è l’esempio più classico presentato nelle campagne di sensibilizzazione;
  • Mancata esecuzione di test diagnostici che in caso di infezione servono ad individuare il farmaco corretto da prescrivere;
  • Diffusione delle infezioni in strutture cliniche ed ospedali;
  • Uso di antibiotici a scopo preventivo negli allevamenti. Questo può portare al ritrovamento di tracce di questi farmaci anche nei prodotti che arrivano direttamente al consumatore;
  • Smaltimento o trattamento dei liquami derivanti dagli allevamenti. Se non fatto correttamente porta alla liberazione nell’ambiente di residui di farmaci e di microrganismi resistenti. Questo causa la contaminazione di acqua, aria e terreno. L’esposizione degli allevatori a questo tipo di contaminazioni li mette anche a rischio di zoonosi. Quindi, è fondamentale applicare nuove strategie in modo da tutelare, attraverso la loro, la salute di tutti.

La prescrizione indiscriminata di antibiotici è percepita nel settore sanitario come una delle cause di antibiotico resistenza, ma questo concetto fatica ad arrivare alle persone che non lavorano nel settore. Questo perché le conseguenze dell’antibiotico resistenza sono percepite come astratte ed indefinitamente lontane nel tempo.

Come si sviluppa?

I batteri possono diventare resistenti agli antibiotici attraverso diversi meccanismi. Uno di essi è la spinta evolutiva che dà un ambiente in cui è presente una sostanza antimicrobica. Quando i microrganismi vivono in un ambiente in cui è presente una sostanza per loro tossica, elaborano strategie per sopravvivere. Questo può indurre mutazioni genetiche casuali che possono rendere i batteri resistenti all’esposizione agli antibiotici. Tra queste strategie ci sono:

  • riduzione della permeabilità della membrana ai farmaci
  • il farmaco è impossibilitato a raggiungere il suo target nella cellula batterica
  • espulsione attiva dell’antibiotico attraverso pompe di efflusso
  • modificazione chimica della struttura del farmaco, che lo inattiva

Le mutazioni che portano a questi cambiamenti strutturali nei batteri possono poi essere trasmesse ad altri batteri attraverso la riproduzione e il processo di trasferimento genico orizzontale. In particolare, quest’ultimo evento può avvenire tra batteri di specie diverse e, quindi, che provengono da sedi diverse (animali, ambiente, individui infetti).Questo accelera ulteriormente la diffusione della resistenza.

Le conseguenze dell’antibiotico resistenza

Le implicazioni della resistenza agli antibiotici sono gravi e varie. Se non affrontata efficacemente, potrebbe portare a un aumento delle infezioni batteriche persistenti, a un maggior rischio di complicazioni e a una maggiore mortalità. Inoltre, potrebbe rendere inefficaci trattamenti standard per malattie comuni come polmonite, infezioni del tratto urinario e infezioni della pelle. Questo porterebbe a costringere i medici a ricorrere a terapie più costose e invasive.
Affrontare la resistenza agli antibiotici richiede un approccio multifattoriale. Per questo si è mobilitata l’Organizzazione Mondiale della Sanità con il progetto One Health, che propone un approccio olistico che include anche sicurezza alimentare, ambiente e salute e ricerca su zoonosi e malattie tropicali neglette.

L’uso indiscriminato di farmaci ed il consumo di alimenti con tracce di antibiotici e di cibi ricchi di conservanti (tra cui ci sono molte sostanze antimicrobiche), porta a un altro effetto altrettanto grave. Si tratta dell’aumento del rischio di disbiosi. Infatti i batteri che appartengono al microbiota intestinale sono sensibili all’uso di molti di questi farmaci.
La ricerca di nuove strategie per affrontare questo problema diventa fondamentale per tutelare la salute di tutti.

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