Pressione Alta: Tutte le Cause Dalla Genetica allo Stile di Vita - TGD

Pressione Alta: Tutte le Cause Dalla Genetica allo Stile di Vita

L’ipertensione arteriosa, anche nota come pressione alta, è una condizione che interessa milioni di persone in tutto il mondo. Si tratta di un problema di salute importante e dal forte impatto sulla qualità della vita di chi ne soffre. Infatti, può portare a gravi complicanze come malattie cardiache, ictus e insufficienza renale. Comprendere le cause della pressione alta è fondamentale per la prevenzione e la gestione efficace di questa condizione.

Che cos’è la pressione alta?

Si parla di ipertensione quando a riposo quando

  • la pressione sistolica, o la “massima”, supera i 130 mmHg, e 
  • la pressione diastolica, la “minima”, supera i 80 mmHg.

Le cause possono essere modificabili (abitudini, alimentazione) o non modificabili (genetica). La genetica, anche se non controllabile, gioca un ruolo cruciale nello sviluppo dell’ipertensione. Se c’è familiarità per la pressione alta, le probabilità di sviluppare questa condizione sono più alte, anche con uno stile di vita sano. Sono infatti stati identificati diversi geni che possono influenzare la regolazione della pressione sanguigna. Tuttavia, la genetica non è l’unico fattore determinante, ma può solo predisporre un individuo all’ipertensione in presenza di ulteriori fattori scatenanti.
Come suggerisce la definizione, le cause modificabili sono quelle su cui si può agire in prevenzione. Con alcune accortezze è possibile limitare il rischio di insorgenza della pressione alta. Continua a leggere questo approfondimento per saperne di più.

Cause modificabili della pressione alta

Diversi fattori rientrano nella definizione di “fattori modificabili” e sono correlati allo stile di vita e alle abitudini alimentari. Tra le principali ci sono:

  • Stile di vita sedentario – Mantenere uno stile di vita attivo è uno dei punti cardine della prevenzione dell’ipertensione. Infatti, la sedentarietà è tra le prime cause di pressione alta. L’attività fisica regolare aiuta a mantenere il sistema circolatorio in buona salute e mantiene nella norma la pressione arteriosa.
  • Dieta non equilibrata – Una dieta ricca di sale, grassi saturi e zuccheri è un noto contributo all’aumento della pressione sanguigna. Il sodio in eccesso provoca ritenzione idrica, aumentando il volume di sangue e la pressione sulle arterie. Una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali e povera di grassi saturi invece può aiutare a controllare la pressione arteriosa.
  • Sovrappeso e obesità – Il peso corporeo in eccesso aumenta il rischio di ipertensione per un aumento di carico sul sistema cardiocircolatorio. L’obesità, invece, causa anche cambiamenti metabolici e ormonali che possono influenzare la regolazione della pressione sanguigna.
  • Consumo di alcol e fumo – Il consumo eccessivo di alcol e il fumo sono associati a un aumento della pressione sanguigna. L’alcol in eccesso può danneggiare il cuore e i vasi sanguigni, mentre la nicotina nel tabacco restringe i vasi sanguigni. Ridurre o eliminare queste abitudini può contribuire significativamente a mantenere la pressione sotto controllo.
  • Stress – Lo stress cronico è un altro fattore che può influenzare negativamente la pressione arteriosa. Quando siamo stressati, il corpo rilascia ormoni come l’adrenalina e il cortisolo. Uno stress persistente può portare a un aumento prolungato della pressione arteriosa.
  • Condizioni mediche sottostanti – Alcune condizioni mediche, come malattie renali, apnea notturna e disturbi endocrini, possono causare o contribuire all’ipertensione. È importante trattare queste condizioni sottostanti per gestire efficacemente la pressione alta.

Disbiosi ed ipertensione

L’approfondimento negli ultimi anni sul microbiota intestinale, ha portato alla scoperta di evidenze nella correlazione tra disbiosi e pressione alta. Infatti, il disequilibrio delle popolazioni microbiche nel colon è legato a diverse alterazioni metaboliche, tra cui anche l’iperglicemia e le dislipidemie. In particolare si è visto che la riduzione della diversità delle popolazioni microbiche, la riduzione dei ceppi produttori di SCFA (acidi grassi a corta catena) e l’aumento di alcuni patogeni opportunisti correla con diversi disturbi, tra cui l’ipertensione.
Mantenere l’eubiosi è quindi molto importante non solo per il benessere del sistema digerente, ma anche per il benessere del sistema cardiovascolare. Integratori eubiotici, come Liporange complex, possono aiutare ad assumere la giusta quantità di fibre alimentari per sostenere l’equilibrio del microbiota intestinale. La presenza poi di olio essenziale di arancio dolce, aiuta la digestione.

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