I sintomi della pressione alta spesso sono silenti, proprio per questo è necessario fare controlli e prevenzione. Infatti, l’ipertensione arteriosa, comunemente nota come pressione alta, è una condizione cronica che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Nonostante sia spesso asintomatica, può portare a gravi complicazioni come infarti, ictus e insufficienza renale. Riconoscere i sintomi e comprenderne le cause è fondamentale per mantenersi in salute.
Pressione alta: quali sono i sintomi?
Le patologie cardiovascolari sono state per decenni la principale causa di morte in tutto il mondo. Uno dei principali fattori di rischio è la pressione alta, che causa danni a diversi distretti. Ci sono però prove che non sia sufficiente curarsi unicamente della pressione arteriosa. Infatti, anche in seguito all’intervento con i farmaci antiipertensivi, comunque è presente un rischio cardiovascolare residuo. Diversi studi hanno dimostrato che i danni al sistema circolatorio e ad altri organi bersaglio, sembrano derivare dall’infiammazione. In particolare da un’infiammazione cronica di basso grado, sia locale, che sistemica. Inoltre, un altro evento concomitante che aumenta il rischio cardiovascolare è l’indurimento delle arterie, o aterosclerosi.
Si tratta di un processo che porta al rimodellamento delle pareti dei vasi, delle arterie in particolare, che precede l’insorgenza dell’ipertensione. Questo processo è stato recentemente denominato “invecchiamento vascolare”. Proprio per il fatto che è un processo lento e può svilupparsi per anni senza manifestare sintomi evidenti, la pressione alta è considerata un “killer silenzioso”.
In alcuni casi, possono manifestarsi sintomi della pressione alta. Questi includono mal di testa frequenti, vertigini, difficoltà di respirazione, palpitazioni, visione offuscata e dolore toracico. È importante non ignorare questi segnali, soprattutto se si verificano regolarmente. Riconoscere precocemente l’ipertensione può fare la differenza nella prevenzione di complicazioni gravi.
Cause e Fattori di Rischio
L’ipertensione può essere causata da una combinazione di fattori genetici e ambientali. L’età avanzata, la predisposizione familiare, il sovrappeso, l’obesità e uno stile di vita sedentario sono tutti fattori di rischio significativi. Anche una dieta ricca di sale e povera di potassio, l’abuso di alcol e il fumo possono contribuire all’aumento della pressione arteriosa. Lo stress cronico è un altro elemento che può aggravare la condizione, poiché stimola la produzione di ormoni che fanno aumentare la pressione. Leggi qui un approfondimento sulle cause della pressione alta.
Correlazione tra Disbiosi e Sintomi della Pressione Alta
Negli ultimi anni, la ricerca ha evidenziato una connessione tra il microbiota intestinale e l’ipertensione. Il microbiota intestinale è l’insieme di miliardi di microrganismi che vivono nel nostro intestino e svolgono un ruolo fondamentale nella regolazione di vari processi metabolici. Una disbiosi, ovvero un’alterazione dell’equilibrio del microbiota, può contribuire all’infiammazione sistemica e al danno vascolare. Questo può favorire l’insorgenza dell’ipertensione. Studi hanno dimostrato che un microbiota sano, mantenuto attraverso una dieta equilibrata ricca di fibre e probiotici, può aiutare a regolare la pressione arteriosa.
In particolare, lo stato di eubiosi si ha quando c’è un buon equilibrio tra Firmicutes e Bacteroidetes. Al primo phylum appartengono “batteri buoni” come lattobacilli e diverse specie che producono acidi grassi a corta catena, dall’effetto benefico per la salute.
Uno dei primissimi consigli alimentari quando ci sono i primi sintomi di pressione alta è di controllare il consumo di sale. Questo, oltre ad aumentare la pressione arteriosa, influisce negativamente anche sul microbiota. Infatti, diversi studi hanno dimostrato che riduce la quota di lattobacilli e promuove l’aumento dell’infiammazione.
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Per approfondire
Agnoletti D, Piani F, Cicero AFG, Borghi C. The Gut Microbiota and Vascular Aging: A State-of-the-Art and Systematic Review of the Literature. J Clin Med. 2022 Jun 20;11(12):3557. doi: 10.3390/jcm11123557. PMID: 35743626; PMCID: PMC9224769.