Inflammaging: Il Segreto per Ritardare l’Invecchiamento e Vivere Meglio - TGD

Inflammaging: Il Segreto per Ritardare l’Invecchiamento e Vivere Meglio

Negli ultimi anni sta aumentando l’interesse nei confronti del benessere durante la silver age. L’obiettivo non è tanto quello di aggiungere anni alla vita, quanto più di aggiungere vita agli anni, quindi di promuovere un invecchiamento in salute. Sono aumentati gli approfondimenti sulla fisiologia e sui suoi cambiamenti durante l’età geriatrica. In particolare, diversi studi hanno osservato che man mano che l’età avanza, si instaurano processi infiammatori di basso grado. Questi contribuiscono ai cambiamenti metabolici stessi che portano all’invecchiamento e allo sviluppo delle patologie tipiche della terza età . Questi eventi concomitanti prendono nel complesso il nome di inflammaging. A questo si associa il metflammaging. Si tratta sempre di processi infiammatori di basso grado, che però sono correlati più al metabolismo energetico. Questi derivano dall’alimentazione, specie se sregolata ed in eccesso.

I processi infiammatori

Sono meccanismi fisiologici altamente conservati e tipici della risposta immunitaria innata. Leggi questo articolo per sapere di più sul sistema immunitario. L’infiammazione si attiva generalmente in risposta all’attacco di un patogeno o in seguito a un evento traumatico. Sia esso di natura chimica, meccanica, termica, la cascata di reazioni biochimiche che si attiva è sempre simile. Si tratta infatti di una risposta essenziale per la sopravvivenza dell’organismo. Questo processo è sostenuto da mediatori chimici (citochine) e da cellule specializzate, che in sinergia rilevano la presenza del trauma e si attivano per la sua risoluzione e la guarigione dei tessuti danneggiati.

L’infiammazione è un processo finemente regolato, che si spegne quando non è più necessario. Può però capitare, in caso di certe patologie croniche o stress prolungato, che la risposta infiammatoria duri più del previsto, se non addirittura che cronicizzi. Questo porta all’instaurazione di livelli, anche bassi, di infiammazione cronica e di danni all’organismo.

Inflammaging: cosa succede con l’invecchiamento?

Con il passare del tempo i sensori che servono al nostro corpo per captare i potenziali pericoli possono danneggiarsi. Questo può portare all’attivazione eccessiva della risposta infiammatoria e all’accumulo dei conseguenti danni che alterano la funzionalità dell’organismo. Questo può facilitare l’instaurarsi di malattie croniche come il diabete ed altre malattie metaboliche. Sembra che quello dell’equilibrio del microbiota intestinale sia un ruolo chiave proprio nella modulazione del livello di infiammazione cronica. Infatti, nella terza età anche in soggetti sani, la sua composizione cambia con una riduzione dei ceppi che producono acidi grassi a catena corta e un aumento dei patogeni opportunisti, che possono causare infiammazione. Diventa quindi fondamentale prendersi cura del microbiota. Leggi questo articolo per un approfondimento.

Che cosa fare?

Mantenere un’alimentazione equilibrata, ricca di alimenti freschi e poco lavorati è fondamentale, così come mantenersi attivi. Fare movimento secondo le proprie possibilità, ma in maniera costante è uno dei principali modi per controllare il livello di infiammazione. Per contrastare l’inflammaging si può anche ricorrere all’aiuto di integratori naturali. Algistat Complex è l’integratore di TGD a base di olio essenziale di chiodi di garofano e DHA. In particolare l’olio essenziale contiene sostanze preziose. Tra queste l’eugenolo, che ha un potentissimo antiossidante, e il beta cariofillene. Si tratta di un prodotto ricco in omega-3, grazie al suo contenuto di DHA, che è fondamentale per mantenersi in salute.

endocannabinoidi

Per approfondire

Calabrese V, Santoro A, Monti D, Crupi R, Di Paola R, Latteri S, Cuzzocrea S, Zappia M, Giordano J, Calabrese EJ, Franceschi C. Aging and Parkinson’s Disease: Inflammaging, neuroinflammation and biological remodeling as key factors in pathogenesis. Free Radic Biol Med. 2018 Feb 1;115:80-91. doi: 10.1016/j.freeradbiomed.2017.10.379. Epub 2017 Nov 25. PMID: 29080843.

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